8 cose che non devi mai fare quando lavi i denti.
In questo articolo elencherò le pratiche di igiene orale più comuni e meno corrette, che riscontro nella mia quotidianità, confrontandomi con i miei pazienti.
In realtà quasi nessuno spazzola correttamente i denti, probabilmente per la scarsa diffusione di informazioni in merito a questo argomento...
Nella speranza di poter correggere qualche piccola imperfezione, vi riporto gli errori più comuni che riscontro ogni giorno!
- Spazzolare con eccessiva forza; molti pazienti sono convinti che spazzolare con maggiore pressione porti risultati migliori. In realtà, l'eccessiva forza è dannosa, perché può determinare danni ai tessuti molli e duri della bocca. Per spazzolare correttamente è necessario applicare una pressione mai superiore a 300 grammi.
- Utilizzare bicarbonato e limone per sbiancare i denti; per rendere più chiari i denti è necessario sottoporsi a trattamenti professionali, gli unici in grado di eliminare o neutralizzare le macchie superficiali e profonde dello smalto dentario. La miscela bicarbonato- limone, risulta molto molto aggressiva per i tessuti orali, perché diventa eccessivamente abrasiva e capace di eliminare le macchie dai denti, unitamente a microstrati di smalto. A lungo termine i denti diventano più deboli, più esposti alla patologia cariosa e all'abrasione traumatica con possibile presenza di sensibilità.
- Fare lo sciacquo con collutorio senza lavare i denti; il collutorio, da solo, non è in grado di disgregare la placca batterica; perciò, eseguire uno sciacquo senza aver lavato i denti, diventa una pratica inutile e inconcludente. L'unico presidio in grado di disgregare la placca batterica è lo spazzolino da denti mediante l'azione meccanica. Il collutorio tecnicamente non è capace di disgregare il biofilm batterico.
- Utilizzare lo stuzzicadenti (in legno); sono tantissime le persone che ancora utilizzano gli stuzzicadenti per rimuovere piccole o grosse quantità di cibo dai denti; questo strumento, oltre ad essere difficilmente gestibile, è dotato di estremità appuntite, che in presenza di liquidi (sangue o saliva) potrebbe rompersi in piccoli frammenti e penetrare nei tessuti gengivali; in tal caso è possibile provocare infezioni dei tessuti gengivali (ascesso parodontale) per i quali è necessario l'intervento del medico.
- Cercare di rimuovere il tartaro con oggetti appuntiti; gli unici che possono rimuovere il tartaro senza creare alcun danno ai tessuti orali, sono i professionisti del settore, perché dotati di strumenti idonei e sicuri. L'utilizzo di strumenti appuntiti, se maneggiati da mani inesperte, possono determinare lesioni di piccola, media o grande entità per i quali è necessario intervento chirurgico (tagli profondi delle gengive, perforazioni di piccoli vasi) o ricostruttivo- conservativo (micro lesioni dello smalto, trattamenti desensibilizzanti).
- Utilizzare uno spazzolino elettrico come se fosse uno spazzolino manuale; spazzolino elettrico e spazzolino manuale sono strumenti completamente diversi non solo per l'aspetto, ma anche per la tecnica di utilizzo. Per ottenere migliori risultati è necessario applicare la giusta tecnica per ogni presidio.
- Tenere le arcate dentarie chiuse; il metodo corretto per spazzolare i denti vede come primo passaggio l'apertura delle arcate dentarie, non solo per detergere accuratamente le zone posteriori ed interne della bocca, ma anche per disgregare ed eliminare definitivamente la placca batterica da tutte le superfici. Tenendo i denti serrati l'unica cosa che faremo è spostare da una parte all'altra la placca batterica, senza procedere alla sua definitiva eliminazione.
- Distribuire una quantità eccessiva di dentifricio sullo spazzolino; grosse quantità di dentifricio non miglioreranno la performance di igiene orale, al contrario la renderanno più complicata (per la scarsa visibilità) e faticosa (per la presenza di troppa schiuma che vi costringerà a sputare spesso). Per detergere efficacemente il cavo orale bastano piccole quantità di dentifricio e una buona tecnica di spazzolamento.