Di cosa è fatto il dentifricio? I principali componenti!
Pensi di sapere come è composto un dentifricio? Ti potrei stupire!
Pulire i denti è essenziale per una corretta igiene personale. Mamma e papà dovrebbero tramandare questa verità ai propri bambini, ma una volta adulti sarebbe bene approfondire ulteriormente la conoscenza degli strumenti indispensabili alla pulizia del cavo orale. Se pensi di sapere già di cosa è fatto il dentifricio, beh… forse sarò in grado di sorprenderti.
Il dentifricio: cos’è davvero?
Fin dai tempi antichi la cura dei denti era molto considerata e per eseguirla si applicavano delle polveri di carbone. Oggi l’evoluzione degli strumenti in nostro possesso ci ha portati a utilizzare le moderne paste dentifricie. I dentifrici sono per lo più costituiti da gel a base acquosa le cui qualità, principi attivi, additivi e anche colore variano di caso in caso. La scelta del miglior dentifricio avviene conoscendo ognuno, o almeno buona parte, di questi componenti.
Esistono dentifrici per tutti i tipi di denti e per ogni necessità. I vari principi attivi hanno infatti azioni differenti sul dente. Fra i più famosi c’è sicuramente il fluoro: fra i primi a essere usato come anticarie. Esistono poi soluzioni antibatteriche, a base di clorexidina, ma anche abrasive e rimineralizzanti (contenenti fosfato di calcio o silicati). Infine, non ci si dimentichi dei dentifrici sbiancanti, che spesso presentano sostanze ossidanti come il perossido d’idrogeno e che agiscono direttamente sulle antiestetiche macchie gialle dello smalto.
L’importanza degli eccipienti!
I principi attivi del dentifricio non sono gli unici protagonisti. Tutto ciò che costituisce il gel è altrettanto utile all’azione igienizzante sui denti. Al suo interno, infatti, troviamo umettanti per migliorare la bagnabilità e accelerare la liberazione del principio attivo, ma anche addensanti per facilitare l’applicazione del gel sulla parete del dente. Anche i diversi coloranti hanno un loro perché: non servono soltanto a dare un bell’aspetto, ma permettono di differenziare le regioni di dentifricio dove si trovano i vari ingredienti. Per mantenere stabile l’impasto, servono poi i tensioattivi: di cui è possibile accorgersi in quanto sono il motivo della schiuma al momento del lavaggio. Fra di loro, però, è da evitare il Sodio Laurilsolfato (SLS), poiché spesso causa di irritazioni o addirittura di afte in alcuni soggetti a rischio. Ma non è finita qui! Siccome anche il gusto vuole la sua parte, un sapore gradevole viene donato dai dolcificanti (es. xilitolo) e dagli aromatizzanti (es. eucalipto e menta). Tutti questi elementi, grazie alla loro azione combinata, consentono di tenere in bocca l’impasto per tutto il tempo necessario al completamento di un lavaggio adeguato.
Ci sono ingredienti pericolosi?
Nel tempo, gli studi scientifici hanno fatto luce su ingredienti dei dentifrici che potrebbero essere pericolosi per la salute degli esseri umani. Ad esempio il fluoro, superati i 1.500 ppm, diventa tossico per l’organismo e anche i parabeni, conservanti del dentifricio, sono oramai stati rimossi in quanto potenzialmente cancerogeni! Vi sono poi alcuni ingredienti in grado di innescare reazioni allergiche in alcuni soggetti sensibili e che in caso di irritazione sarebbe meglio iniziare a evitare (es. glutine, fluoro, alcuni aromi). Altri ingredienti, invece, si trovano sotto la lente di ingrandimento degli scienziati, come il biossido di titanio (colorante bianco) a cui si iniziano ad attribuire dei probabili effetti cancerogeni.
Il mondo dell’igiene orale è vasto e ognuno di noi deve rimanere informato per restare al passo con le novità e non cadere in errori facilmente evitabili. La salute del cavo orale, e più in generale del corpo, non è una cosa da prendere alla leggera!
Dott. Dario Mazzonello
Articolo in collaborazione con sexymamma.it